Disciplinari
La produzione dei vini DOC Bolgheri trova il suo primo fondamento normativo nel disciplinare del 1983, firmato il primo agosto di quell’anno dal Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini.
In questa prima versione è contemplata la produzione solo dei vini bianchi e rosati.
Delle varie modifiche apportate al disciplinare di produzione vale la pena citarne 3.
Disciplinare del 1994: si tratta probabilmente di quella più importante di tutte in quanto è con questa che viene sancita e riconosciuta ufficialmente l’identità dei grandi vini rossi di Bolgheri realizzati con le loro uve tipiche.
Due sono le tipologie previste: il Bolgheri Rosso DOC ed il Bolgheri Superiore DOC. Contestualmente viene anche definita l’allora sottozona Bolgheri Sassicaia DOC.
Disciplinare del 2011: con questa modifica viene consentito l’uso libero delle tre varietà principali del territorio: Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc. Prima di allora infatti i vini di Bolgheri potevano solo essere degli uvaggi, mentre da questo momento in poi è possibile anche produrre vini monovarietali con queste tre varietà.
Il Disciplinare Bolgheri Sassicaia DOC nel 2013: il Bolgheri Sassicaia DOC sino ad ora era una sottozona del Bolgheri DOC. Per motivi di carattere normativo finalizzati ad avere i migliori strumenti per la tutela e la protezione di questo celebre vino, si è deciso di scorporare la parte riguardante il Bolgheri Sassicaia DOC dal vecchio disciplinare per renderlo autonomo, facendo quindi del Bolgheri Sassicaia DOC una denominazione a tutti gli effetti.
Ciò che accomuna tutti i vini prodotti è che l’intero processo produttivo, dalla coltivazione dell’uva all’affinamento in bottiglia, deve svolgersi sul territorio comunale.
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I Rossi
I rossi di Bolgheri sono di norma basati sul taglio Cabernet (Sauvignon e Franc) e Merlot, spesso accompagnati da Syrah, Petit Verdot e in rari casi da Sangiovese.
Negli ultimi anni stanno inoltre aumentando le aziende che producono monovarietali con una delle tre uve principali. Siamo sempre di fronte a vini rossi importanti dotati di grande longevità. I profumi sono caratterizzati da frutto nero maturo e dolce con note balsamiche di macchia mediterranea, caratteristica del terroir bolgherese.
Al palato colpisce la rotondità e la morbidezza, la dolcezza del frutto presente al centro bocca sempre ben vivacizzata dalla freschezza della componente acida, e dalla trama tannica fitta e setosa, con finale di ampia lunghezza. Spesso è presente anche una nota sapida che non può non portare la mente alla presenza del mare.
Nonostante una struttura importante i vini risultano sempre equilibrati ed armonici. Sotto i Bolgheri Superiore e il Bolgheri Sassicaia che rappresentano il vertice della piramide qualitativa, troviamo i Bolgheri Rosso.
Si tratta di vini di grande piacevolezza e bevibilità, anch’essi morbidi, eleganti e maturi, ma meno impegnativi, anche per via dell’affinamento in legno in genere più corto o in taluni casi assente.
È anche importante notare che buona parte del vigneto Bolgheri sta entrando nella piena maturità produttiva proprio nel presente, avendo un’età media di circa 15 anni. Ciò significa che le caratteristiche qualitative dei vini prodotti non potranno che migliorare ulteriormente.
È per questo che il potenziale dei vini di Bolgheri è in continua crescita.
Bolgheri Rosso
Uve
0-100% Cabernet Sauvignon
0-100% Merlot
0-100% Cabernet Franc
0-50% Syrah
0-50% Sangiovese
<30% Uve complementari (Petit Verdot, etc)
Resa Massima
90 quintali per ettaro
Affinamento
Un anno.
È commerciabile il 1° settembre successivo alla vendemmia.
Bolgheri Superiore
Uve
0-100% Cabernet Sauvignon
0-100% Merlot
0-100% Cabernet Franc
0-50% Syrah
0-50% Sangiovese
<30% Uve complementari (Petit Verdot, etc)
Resa Massima
80 quintali per ettaro
Affinamento
Due anni di cui almeno uno in legno.
Al termine di questi è commerciabile dal 1° gennaio.
Bolgheri Sassicaia
Uve
80% Minimo Cabernet Sauvignon
20% Uve complementari (Cabernet Franc)
Resa Massima
70 quintali per ettaro
Affinamento
Due anni di cui almeno 18 mesi in barriques da 225 litri.
Al termine di questi è commerciabile dal 1° gennaio.
I Bianchi
Benché Bolgheri sia universalmente una denominazione conosciuta per i grandi rossi, in realtà le tipologie più storiche di vini presenti sul territorio sono vini bianchi e rosati. In effetti il primo disciplinare del 1983 contemplava proprio queste due tipologie soltanto.
Nel caso dei bianchi normalmente l’uva di riferimento è il Vermentino, molto spesso vinificato in purezza, ma anche tagliato con altre uve, tra cui vale la pena citare le due più importanti, ovvero Sauvignon Blanc e Viognier.
Tradizionalmente la vinificazione non prevede affinamenti in legno ed è mirata a ottenere vini in cui sia anzitutto evidente l’integrità del frutto e la freschezza. Non mancano tuttavia esempi di bianchi più strutturati, soprattutto negli ultimi anni e non è da escludere che nel prossimo futuro questa tipologia troverà un sempre crescente successo.
I Rosati
Per quanto riguarda i rosati, se questi tradizionalmente erano a base Sangiovese oggi vengono ottenuti con le medesime uve utilizzate per i rossi.
Analogamente al Vermentino sono vini che mirano a essere estremamente piacevoli e mirano a prediligere gli aromi varietali delle uve e la prontezza di beva.
Annate
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